Multipurpose WordPress Themes – Parte 2

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Sommario: i Multipurpose Theme sembrano la soluzione definitiva a diversi problemi. Tuttavia, rispondono esattamente alle esigenze di PMI, Startup, blogger ed e-commerce? Questa nostra analisi parte da questo precedente post, da un caso studio reale sul tema Salient Multipurpose Theme. Valutiamo ora come mai aumenta il peso delle singole pagine, e perché alle volte possiamo rilevare problemi nell’indicizzazione del sito.

Il peso delle pagine di un Multipurpose Theme

Perché siamo passati da ~900KB a ~3.6MB? Eppure i contenuti in home sono più o meno gli stessi: slideshow con 3 o 4 immagini quasi-fullscreen, qualche post riportato in basso, icone, thumbnails, addirittura un po’ meno testo di prima. Incredibile, no? Come spiegare questo terrificante +400% dovuto al solo cambio fra il tema originale e il nuovo Salient Multipurpose Theme?

Anche qui, basta dare uno sguardo all’elenco degli script scaricati, tutti direttamente dal server e senza passare da una Rete di Distribuzione dei Contenuti (Content Delivery Network – CDN). Capiamo lo sbattimento di dover configurare CloudFlare per un utente comune, ma prendere gli script da CDNJS, jsDelivr o BootstrapCDN, non costa nulla agli sviluppatori di questi temi!

Perché non lo fanno? Perché questi temi sono sviluppati caoticamente e usano diversi plugin, integrati uno sull’altro o installati parallelamente poco importa. Ogni tanto, qualche script viene caricato due volte, perché richiamato da due file diversi all’interno dello stesso tema. Oppure, qualcuno dei plug-in è legato ad una versione particolare di quella o questa libreria o risorsa, e quindi la inserisce “per sicurezza”.

Per questo abbiamo trovato jQuery caricato due volte e Font-Awesome tre (per tre versioni diverse), oltre a Masonry, Modernizr, jQueryUI, WooCommerce e chi più ne ha, più ne metta.

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L’indicizzazione delle pagine in un Multipurpose Theme

Il sito precedente indicizzava tutte le 73 pagine presenti in Sitemap. Nel 2010, avevamo curato noi la revisione dei testi, le keywords erano coerenti con il profilo dell’attività, e le search query principali per cui era indicizzato portavano il sito sempre nelle prime 3 pagine di Google, anche a distanza di anni. PageRank: 4.

Il nuovo sito basato su Salient MultiPurpose Theme indicizzava solo 14 delle ora 88 pagine totali. Perché?

Stavolta, fortunatamente, il tema non c’entra molto. La responsabilità è tutta del cliente, che avrebbe potuto ispirarsi ai testi precedenti, invece di creare tante pagine con decine di tag e troppe categorie. Esistono poi altre prassi più tecniche che permettono di non perdere il livello di indicizzazione ottenuto, anche dopo grandi cambiamenti alla struttura del sito.

Avere 88 pagine con meno di 150 parole ciascuna rende il sito quasi trasparente a Google: è come se non ci fosse. Addirittura, il rapporto testo/codice era talmente sfavorevole che Google aveva iniziato ad indicizzare il sito web per le parole presenti in alcuni elementi grafici di Salient: ad esempio, le scritte View Larger, More Details, Prev, Next su miniature delle immagini e slideshow.

Certo, la SEO – l’ottimizzazione per il posizionamento sui motori di ricerca, non è solo questo. Ma quantomeno dei testi OK permettono di essere indicizzati per ciò che interessa!

(…to be continued)

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