Corsa ai fattori di posizionamento su Google: ecco i primi 7!

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I Fattori di posizionamento del 2017. Penguin, Panda, Fred. Non sono i nomi di personaggi dei cartoni animati, ma sono alcuni degli aggiornamenti rilasciati da Google dall’inizio dell’anno. Molte le novità: abbiamo spiegato cosa significa passare da HTTP ad HTTPS in precedenza, vediamo ora quanto pesano certificato SSL e contenuti per scalare la classifica di ricerca.

Google ha deciso di penalizzare i siti web non sicuri

O, per essere più precisi, di premiare quelli sicuri! Questo è stato anche confermato dall’ultima ricerca di SEMRush, uno dei principali tool di analisi del posizionamento a livello globale. Vediamo l’elenco riportato nell’articolo:

Fattori di posizionamento su Google nel 2017
Analisi dei principali fattori di posizionamento. Fonte: SEMRush.

Per Google, l’esperienza utente è al centro della SEO

Non bisogna essere dei tecnici particolarmente svegli per notarlo: i principali fattori di ranking, per Google, sono legati all’esperienza utente. Parafrasiamo quindi in quest’ottica le prime righe dell’immagine qui sopra:

  1. Visite al sito web: se abbiamo molte visite al sito web, significa che gli utenti apprezzano i nostri contenuti. Quindi Google ci premia.
  2. Tempo sul sito web: se i nostri utenti passano molto tempo sul sito web, significa che apprezzano i nostri contenuti. Quindi Google ci premia!
  3. Pages per sessions: se i nostri utenti visitano diverse pagine del nostro sito web, significa che apprezzano i nostri contenuti. Quindi… avete capito!
  4. Frequenza di rimbalzo: se i nostri utenti non lasciano il sito web dopo la prima pagina visitata, significa che i nostri…. quindi Google…
  5. Domini che linkano il mio sito web: se molti siti web linkano il nostro siti web, significa che i nostri contenuti sono di qualità quindi… Google… premia, si!
  6. Lunghezza dei contenuti: se ho contenuti mediamente lunghi, significa che ho curato molto il mio sito web e quindi… evviva!
  7. Sicurezza del sito web (HTTPS): se mi sono preoccupato della sicurezza dei miei utenti, significa che curo molto il mio sito web e proteggo i dati dei visitatori e quindi…. si, anche qui, Google mi premia!

Essere il settimo dei fattori di posizionamento più significativi, per una novità degli ultimi 6 mesi, è sicuramente indicativo dell’importanza che Google e gli altri player hanno dell’esperienza utente.

Tutti i 7 fattori di ranking, infatti, seguono questa logica:

Se miglioro l’esperienza utente, allora sono un fattore di posizionamento importante!

La decadenza delle keyword nei fattori di posizionamento

Il principo generale dell’esperienza utente per i fattori di posizionamento ha la meglio anche su metriche tradizionali usate dai SEO Specialist ‘umanisti’, che puntano tutti sui testi. Keyword sparse qui e là per raggiungere la tanto agognata keyword density ottimale non sembrano sortire molti effetti rispetto ad una sana e ragionata organizzazione del sito web.

Del resto, spesso i testi ottimizzati secondo la logica delle keyword sono meno facili da digerire per gli umano: l’effetto spot o testo automatico è infatti dietro l’angolo, con frasi che talvolta suonano uscite più dallo speaker di un robot che dalla penna di uno scrittore!

Figurarsi per quelle keyword inserite a mano nel codice: ormai non vengono proprio più prese in considerazione, per cui diffidate da chi ve le spaccia ancora.

Conclusioni sui fattori di posizionamento

La scaletta dell’analisi fornita da SEMRush parla abbastanza da sè. Non dice altro se non: scrivi contenuti di qualità, non preoccuparti molto delle keyword ed occupati soprattutto dei tuoi utenti. Le basi per un internet migliore, insomma.

Sulle keyword è utile fare una precisazione. Quello che abbiamo scritto in precedenza infatti non significa che possiamo iniziare ad ignorarle, perché la coerenza nei contenuti deve sempre essere presente. YOAST può continuare a darci una mano, se ci piace tanto, ma l’arma definitiva rimangono sempre esperienza ed intelligenza!

Non dobbiamo inoltre dimenticare che SEMRush non è la bibbia, ma conferma solamente una direzione, già ampiamente indicata da Google in passato. Sulla lista delle cosa da fare nel 2017, perciò, possiamo tutti mettere il passaggio ad HTTPS, ed una migliore strutturazione dei contenuti nelle nostre pagine… per la felicità dei nostri lettori!

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